Progetto cofinanziato dal Fondo europeo di sviluppo regionale.
Il Laboratorio For.Med.Lab. verso l’innovazione tecnologica e digitale
DESCRIZIONE DEL PROGETTO
L’azienda FOR.MED.LAB. S.R.L. ha strutturato il proprio laboratorio secondo i dettami dell’industria 4.0 con il potenziamento del settore software e hardware nella struttura organizzativa e informativa aziendale acquistando il macchinario Vanquish Core. Il sostegno finanziario ricevuto dall’Unione europea è stato pari a € 21.450,00.
OBIETTIVI
Ampliamento produttivo -Digitalizzazione aziendale delle fasi di analisi e campionamento – Miglioramento a livello di produttività del laboratorio con un sistema intelligente – Aumento della competitività aziendale, con consequenziale aumento di fatturato.
RISULTATI
Con il nuovo macchinario, l’azienda ha velocizzato tutte le fasi di analisi, diminuendo di gran lunga la possibilità di errore; inoltre ha avviato servizi volti a favorire una maggiore sensibilizzazione verso i rischi correlati alla presenza e alla inadeguata gestione delle sostanze pericolose negli ambienti di lavoro.
Le analisi per la ricerca di xenobiotici (farmaci, composti tossici, sostanze stupefacenti o psicotrope) e biomarcatori di uso e abuso alcolico nella matrice pilifera (peli o capelli), vengono generalmente richieste per finalità cliniche e/o medico-legali. La richiesta di una analisi tossicologica sulla matrice pilifera è legata soprattutto alla possibilità di incrementare la finestra temporale di rilevabilità di una determinata sostanza.
Oggi l’etanolo è considerato la sostanza psicoattiva più frequentemente impiegata e rappresenta un serio motivo di allarme sociale. La sua diffusione, soprattutto tra le giovani generazioni, sta scatenando una serie di problematiche non solo relative all’aumento delle patologie alcol correlate, ma anche in relazione alla capacità dei soggetti consumatori/abusatori di evitare eventi accidentali o violenti dovuti ai disturbi che l’assunzione di alcool provocano.
La Medicina del Lavoro è quella branca della medicina che si occupa della prevenzione e della diagnosi delle malattie causate dalle attività lavorative.
All’interno del più ampio settore della Medicina del Lavoro si colloca la Sorveglianza Sanitaria che è definita dall’art. 1 del T.U. 81/08 come l’insieme dei controlli sanitari finalizzati alla salvaguardia dello stato di salute e sicurezza dei lavoratori in relazione all’ambiente di lavoro, ai fattori di rischio professionali e alle modalità di svolgimento dell’attività lavorativa.
Parliamo di test antidroga ed esami tossicologici. Non sono tutti uguali, ne esistono diversi tipi e la loro utilità varia secondo diversi parametri come ad esempio la matrice biologica, la finalità dell’analisi e il contesto.
Cominciamo descrivendo le matrici biologiche che possono essere analizzate: urine, sangue, capelli e saliva. A seconda del tipo di matrice il risultato che si ottiene avrà diverse interpretazioni.
Una ricerca di sostanze farmacologicamente attive su un campione di urina fornisce un risultato che ci indica cosa è stato assunto nelle ore precedenti al prelievo. Le sostanze assunte possono avere una finestra di rilevamento nelle urine che va da alcune ore fino a una settimana dopo l’assunzione, a seconda della sostanza e delle modalità d’uso. Questo le rende utili per identificare un consumo recente. Una positività all’esame delle urine per una sostanza non indica che la persona fosse sotto l’effetto del presunto principio attivo al momento del prelievo, ma che l’abbia assunta alcune ore/giorni prima. La saliva è molto facile da prelevare ma al momento presenta ancora notevoli zone d’ombra per quanto riguarda l’affidabilità del risultato e la finestra di rilevazione temporale della sostanza, sebbene venga paragonata al sangue. Tuttavia, la concentrazione di una sostanza nella saliva può non corrispondere direttamente a quella nel sangue. Questo può portare a risultati difficili da interpretare, senza considerare variabili individuali come il tasso metabolico della persona, la quantità di droga consumata, e altri fattori come la presenza di cibo, bevande, fumo, o altre sostanze nella bocca al momento del test che possono alterare o contaminare il campione di saliva. Un esame eseguito sui capelli invece permette di valutare l’assunzione di stupefacenti in un arco temporale ben definito poiché la crescita del capello è molto regolare (circa 1 cm / mese). Le sostanze eliminate dall’organismo, vengono intrappolate nella matrice cheratinica man mano che questa cresce.
Infine, la presenza di una sostanza o dei suoi metaboliti nel sangue consente di valutare l’effetto farmacologico in atto al momento del prelievo.
Dunque, l’esame sul capello è utile per la valutazione di abuso cronico o saltuario di sostanze stupefacenti, mentre quello sul sangue consente di verificare se il soggetto nel preciso momento del prelievo era sotto l’effetto di una presunta sostanza.
Adesso che è stata fatta un po’ di chiarezza sulle matrici biologiche possiamo capire quale sia il metodo di analisi più adeguato alle proprie esigenze. È importante distinguere tra due tipologie di analisi: i test antidroga di screening e gli esami tossicologici di conferma.
I test antidroga di screening sono utili per avere un riscontro rapido sulla presenza di sostanze stupefacenti nella matrice analizzata. Si tratta di test rapidi che forniscono solo risultati qualitativi e quindi preliminari, spesso relativi a una famiglia o a un gruppo di sostanze. Questi test sono solitamente effettuati sulle urine e sulla saliva. Sono costituiti da strip nelle quali il campione migra lungo la membrana test per rivelare visivamente il risultato. Il principio alla base di questi test è quello del legame molecola-anticorpo e poiché alcuni principi attivi potrebbero reagire allo stesso modo delle sostanze stupefacenti c’è il rischio di avere falsi positivi. Pertanto, queste prove hanno una valenza circoscritta e sono utili in contesti che prevedono una certa praticità e velocità di risultato (es. esame alla guida, esame al lavoro o per uso personale), ma richiedono sicuramente analisi più approfondite per una certezza di risultato. Test di screening che prevedono l’uso di particolari strumenti possono essere applicati a matrici biologiche più complesse come sangue e capelli (ELISA, EMIT…)
I test di conferma sono esami tossicologici molto più specifici, che permettono di avere un dato non solo qualitativo ma anche quantitativo della sostanza stupefacente o dei farmaci eventualmente presenti nel campione analizzato. Anche qui le matrici biologiche da poter utilizzare sono, urine, saliva, capelli e sangue. Questi esami sono svolti presso laboratori specializzati ed eseguiti mediante tecniche cromatografiche accoppiate alla spettrometria di massa (GC-MS, GC-MS-MS, HR-LC, HPLC-MS), che garantiscono elevatissima specificità e sensibilità. Pertanto, questo tipo di esami ha validità in ambito forense e vengono richiesti da Commissioni Mediche locali per le patenti, medici del lavoro e Servizi per le tossicodipendenze.
Per maggiori informazioni e per valutare il test più adatto alle proprie esigenze il nostro personale è a disposizione.